Più Europa, meno Cina


La regione Emilia-Romagna ha varato un piano da 46 milioni di euro a favore dell’occupazione giovanile. Noi Giovani Democratici della Federazione di Imola condividiamo la presa di posizione che traspare attraverso questa manovra, ovvero la volontà di intervenire sui reali problemi del lavoro, di andare in controtendenza rispetto alle proposte, mediate favorevolmente dall’intervento del Partito Democratico, del Ministro Fornero.
Noi Giovani Democratici siamo stanchi di riforme che mirano a spostare il diritto del lavoro sull’asse indio-cinese. Non si può competere sul prezzo dei beni prodotti in paesi dove i diritti, e quindi i salari, sono paragonabili a quelli italiani dei primi anni del secolo scorso. La concorrenza, a livello globale, deve avvenire sul piano dell’alta tecnologia e dell’innovazione. Per fare ciò, e continuare a mantenere i nostri standard di vita, bisogna smetterla di tagliare i fondi alla formazione, alla ricerca e allo sviluppo.
Bisogna riformare la legge Biagi, fulcro di una grave e iniqua distribuzione del potere contrattuale a danno dei lavoratori, e sostituire un sistema previdenziale, efficace negli anni 70 ma superato nel 2012, in quanto cieco nei confronti di tutte le forme contrattuali introdotte nel 2003. Si può continuare a lungo: il peso fiscale deve essere spostato dal reddito al patrimonio, manifesto inequivocabile della capacità contributiva di una persona. Bisognerebbe, inoltre, far notare al Ministro Fornero che la diminuzione dei costi e della burocrazia gravanti sull’impresa è un problema ben maggiore di tanti altri portati all’attenzione dei mass media in questo periodo.
Il Presidente Errani e la Giunta regionale, attraverso l’istituzione di un fondo per l’apprendistato, uno per la stabilizzazione e l’assunzione, il fondo 30-34 e quello fare impresa, volgono lo sguardo nella direzione giusta e da noi Giovani Democratici auspicata.
In Italia il 29% dei ragazzi dai 15 ai 29 è disoccupato. In Emilia-Romagna il dato si abbassa al 13,5%.
Per aumentare l’occupazione bisogna smetterla di lisciare solamente il pelo a Confindustria con palliativi come l’articolo 18 e puntare ad una riforma seria e concreta volta al futuro. Il tempo della propaganda populistica e miope deve terminare.

Marco Cavina – Responsabile Economia Giovani Democratici Federazione di Imola