Bonaccini indagato

La cosa divertente sulla questione Bonaccini è che c’è gente dentro al PD che gioca a fare il giudice senza sapere nemmeno la distinzione fra indagato e imputato. 
E poi parlano di opportunità politica. 
Mi verrebbe da querelarli tutti per il solo gusto di vederli indagati pure loro e chiedere le loro dimissioni anche dal direttivo della bocciofila. ‪#‎sapevatelo‬

Come si comprano i voti alle elezioni

“E poi c’è il meccanismo principe con cui si controllano i voti: il metodo della “scheda ballerina”. L’elettore che vuole vendere la propria preferenza va dal mediatore che per conto delle organizzazioni criminali paga i voti, riceve la scheda (sottratta al seggio illegalmente e già compilata) se la mette in tasca poi va alle urne dove riceve la scheda regolare. In cabina sostituisce la scheda già compilata con quella che ha appena ricevuto. Poi torna dal mediatore, consegna la scheda non votata e riceve i soldi. La scheda non votata viene compilata e data all’elettore successivo, che la prende e ritorna con una pulita. E così via. Ecco come si controlla il voto. […]

Basterebbe pochissimo: cabine aperte e non chiuse, che diano le spalle al seggio in modo da tutelare la segretezza del voto, ma dando la possibilità di poter monitorare sulle sostituzioni di schede.” Roberto Saviano.

Nemmeno da dire che condivido in toto la proposta di Saviano. 

L’articolo completo lo trovate a questo link: http://www.robertosaviano.it/articoli/scritti/ecco-il-prezzo-dei-nostri-voti/

Lucarelli, Libera e il 25 Aprile

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Nella giornata della Liberazione d’Italia io mi sono iscritto a Libera perchè nel 2014 resistere vuol dire anche combattere l’oppressione delle Mafie e i partigiani di questo secolo sono quelli che lottano quotidianamente contro la criminalità organizzata.
A Mordano c’era anche Carlo Lucarelli che si è prestato a fare la foto con noi ragazzi.

Magistrati in Parlamento

piero-grasso-il-premio-speciale-a-berlusconi--L-tBGcZrVoglio andare controcorrente. Secondo me se Ingroia e Grasso si candidando in Parlamento non c’è nessun problema, anzi. Possono anche dare un contributo notevole alla politica italiana, indubbiamente superiore di quello di tanti yes-men e raccomandati che abbiamo visto in questi anni.

Ingroia e Grasso sono due cittadini come gli altri.
Bisogna valutarli per ciò che fanno, non per ciò che sono.
Attaccare due magistrati perchè vogliono diventare parlamentari mi pare assurdo perchè son convinto che le persone vadano valutate nel merito delle loro azioni.

Trovo più vergognoso che si salti da un’istituzione politica/amministrativa ad un’altra che da un lavoro come magistrato, intrapreso magari 20 anni prima, ad un incarico di primo piano a livello nazionale.

Ben vengano gli Ingroia e i Grasso.

Prima di attaccare dovremmo fermarci a riflettere e vedere di lasciare a casa i tanti del nostro Partito che non meriterebbero nemmeno una scrivania come amministratore di condominio.

E ai mafiosi chi ci pensa?

Qualche giorno fa è stato firmato un accordo di stretta collaborazione fra Comuni, Agenzia dell’Entrate, Agenzia del territorio e INPS. Se il Comune segnalerà un caso di possibile evasione, incrociando i vari dati, gli verrà attribuito il 100% di quanto non è stato pagato allo Stato.

Un passo fondamentale alla lotta all’evasione anche perchè il nostro paese è al primo posto in Europa per questo tipo di reato. Colpire tutti quei commercianti e industriali che vanno in giro in SUV e dichiarano 20.000 € lordi all’anno deve essere priorità del Governo. Il contributo dei Comuni, oramai stretti dal patto di stabilità e dai tagli statali, sarà sicuramente determinante per la lotta all’evasione.

A mio avviso però manca una parte fondamentale di manovre riguardanti la lotta all’evasione fiscale: la mafia.

Qualche giorno fa, Roberto Saviano ospite da Fabio Fazio su Rai 3 riprendeva ciò che disse alle “Invasioni Barbariche” di Daria Bignardi su La7 ovvero che il problema economico principale in Italia è quello mafioso e che bisogna impedire che la crescita tanto auspicata sia quella derivante dal riciclaggio.

Il Governo Berlusconi ha sicuramente contribuito a diminuire questo sforzo nel contrasto con i poteri illegali, tagliando i fondi alle forze di polizia, cercando di bloccare con varie leggi l’uso delle intercettazioni, aumentando il limite dell’uso dei contanti a 5.000 €, solo per citarne qualcuno, e commettendo numerose omissioni legislative che avrebbero favorito lo Stato in questa guerra.

Bisogna intervenire sui capitali e beni mafiosi sequestrati, diminuire l’utilizzo di contanti (si poteva arrivare al limite dei 500 € al posto che 1000), ristabilire come reato penale il falso in bilancio (depenalizzato dal Governo Berlusconi nel 2001), senza andare a citare tutte le misure contro la corruzione (nel 1993, ai tempi di “mani pulite”, la Corte dei Conti poneva a l’equivalente di 5 miliardi di euro il danno da corruzione, ora è calcolato a 60 miliardi).

Se l’aumento della tassazione, unito ad un maggiore controllo fiscale, non è corrispettivo ad una riduzione degli sprechi e quindi ad un aumento dei servizi e ad una seria lotta alla criminalità organizzata allora sarà soltanto un cane che si mangia la coda.