Silvio spegniti!

Riporto un mio articolo pubblicato sulla newsletter dei Giovani Democratici dell’Emilia-Romagna a gennaio 2011, quando ero in segreteria regionale.

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Per 1246 minuti abbiamo ascoltato la voce del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sui vari tg RAI, Mediaset e La7. L’abbiamo ascoltato per ben tre volte di più del segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani (440 minuti). Se andiamo a sommare i minuti di spazio dei dieci politici che hanno avuto più “spazio parlato” nel 2010 notiamo che il PDL ha avuto ben 2283 minuti all’interno dei TG contro i 440 del Partito Democratico, i 284 di Casini e i 172 di Di Pietro. (Dati “La Stampa” 30.12.2010)

In Italia il 54% della popolazione si informa solo ed esclusivamente attraverso la televisione (dati Ipsos). Da sostenitore del Partito Democratico posso tranquillamente affermare che gran parte del lavoro politico, delle iniziative e delle proposte portate avanti dal PD hanno uno spazio mediatico minimo, ridicolo, spesso non sono nemmeno prese in considerazione. Tant’è che il cittadino medio, non attivo all’interno del partito, raramente viene a conoscenza della proposta programmatica. Allo stesso tempo vengono sparate in pompa magna politiche truffaldine, inique, propagandistiche e presentate come soluzioni assolute e perfette.

La RAI per essere realmente pubblica deve essere guidata e gestita da persone esperte della cultura e del giornalismo, famose per la propria indipendenza, serietà e competenza. Non da ultrà di partito.

L’informazione è un diritto inviolabile dell’uomo, senza di esso un cittadino non è libero di pensare, ragionare e farsi una propria idea politica.

Noi Giovani Democratici dell’Emilia-Romagna chiediamo l’abolizione della Legge Gasparri, l’indipendenza della RAI dalla politica, un maggiore rigore nei riguardi dei finanziamenti pubblici ai giornali e una riforma dell’Agcom per garantirne una totale indipendenza. Per ultimo, ma non per importanza, chiediamo le dimissioni del ministro dello sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni, Paolo Romani, per evidente conflitto d’interessi con il gruppo privato Fininvest/Mediaset.

Marco Cavina – Responsabile Comunicazione Giovani Democratici Emilia-Romagna