Stipendi d’oro a Mordano

Allego la mia indennità da consigliere comunale per 8 mesi di “lavoro”.

Prima Calderoli e poi Monti con la legge di stabilità 2012 hanno tagliato i costi della politica. Nel Comune di Mordano si passerà da 16 Consiglieri Comunali a 7 e da 6 assessori a 3. Un assessore in un Comune al di sotto dei 5.000 abitanti percepisce dai 150 ai 300 €/lordi al mese.

Complimenti. Mi sembra un ottimo modo per riavvicinare la politica ai cittadini. Si riducono i consiglieri che fanno praticamente volontariato per il paese che amano e si lasciano sulle loro poltrone manager e dirigenti con 20 incarichi e stipendi d’oro. Si taglia la rappresentanza dei cittadini e si chiudono gli occhi sulle società pubbliche con milioni e milioni di buchi a carico dei contribuenti (vedi sanità nel Lazio, vedi Parma).

Questa è la politica degli ultimi 20 anni (salvo i Governi Prodi), fatta di fuffa e propaganda berlusconiana.

E’ sempre il solito problema: esiste un problema, si sbaglia la risposta e non si risolve nulla.

Noi ci opponiamo e stiamo già studiando forme di partecipazione diretta alla vita democratica della città da attuare nei prossimi 5 anni a Mordano. #sapevatelo

DataWindow

Abolire il valore legale dei titoli di studio?

Ho grossi

dubbi e una relativa preoccupazione sull’abolizione del valore legale del titolo di studio…

Il messaggio che si fa passare, secondo me, è quello sbagliato.
Non è che cavando il valore legale delle lauree si aumenta la qualità degli studenti.
Il problema è che il 60% delle imprese in Italia assume per conoscenza e non per merito. Il problema è che siamo fra i paesi in Europa che investe meno sull’istruzione. Il problema è che spesso i pochi soldi investiti sono investiti male e a finanziare gli sprechi.
E si potrebbe andare avanti ancora a lungo.
Come si fa ad avere un’istruzione di qualità se troppo spesso ci sono baroni e raccomandati ad insegnare?
Inoltre l’Italia ha una percentuale bassissima di laureati, rispetto a Francia, Spagna e Germania. Se si vuole competere con i paesi in via di sviluppo bisogna investire nella ricerca, nell’innovazione e in un’istruzione di altissima qualità.
Non eliminare il valore legale dei titoli di studio.