Qualunque economista sa che tagli e tassazione lineare, come ad esempio l’aumento dell’IVA o delle accise sul carburante, sono strumenti estremamente redditizi per lo stato. Ma, allo stesso tempo, qualunque economista sa che i tagli e la tassazione lineare implicano una disparità sociale importante ed ancora più importanti sacrifici.
Già questa disparità sono motivo di lamentele da parte della fascia del basso e medio reddito. Come se non bastasse, a questa disparità si sommano gli effetti dell’evasione fiscale e del pessimo uso che si fa delle risorse pubbliche.
E questo è solo un esempio. Ci sono opere inutili (le c.d. grandi opere adorate tanto da Berlusconi) che vanno bloccate a favore dell’allentamento del patto di stabilità. Ad esempio, per la TAV, da Torino a Lione, che vedrà interessata una minima parte del paese, verrano spesi 8,2 MILIARDI di euro pubblici, e allo stesso tempo le ferrovie dello stato dedicano alle tratte interregionali treni sporchi, fatiscenti e risalenti, i nuovi modelli, agli anni 90’.
Io sono d’accordo sullo Stato di Polizia fiscale, a differenza dell’onorevole (mah) Santanchè e di tanti altri del PDL e Lega. Chi evade ruba a me e a tutti noi, come se ci entrasse in casa e ci portasse via la televisione e i gioielli. Però serve, unito a ciò, una vera riforma fiscale dove il controllo sia decentrato ai cittadini.
La chiamerei, in onore dei cari amici leghisti tanto sostenitori della sicurezza fai da te, le ronde fiscali. Queste si che mi piacciono.