Ungheria Fascista

C’è una questione che è passata, ahimè, in secondo piano sui media internazionali: la vittoria di un leader di estrema destra in Ungheria, Viktor Orban.

Passo dopo passo sta portando questo paese verso un regime dittatoriale di stampo filo-fascista, fomentando le folle contro il “comunismo” per la rigenerazione del paese, con idee antisemite e di uno stato che ricorda drammaticamente quello italiano del ventennio.

Il 2 gennaio è entrata in vigore la nuova Costituzione che dà poteri eccezionali all’Esecutivo. Ad esempio, i Giudici vengono nominati dal Governo, le funzioni della Corte Costituzionale sono limitate e sorvegliate, una commissione specifica sorveglia la stampa e la Banca Centrale passa sotto il controllo del potere esecutivo.

Inoltre la crisi economico-finanziaria non ha risparmiato neppure l’Ungheria che al momento si trova in gravissima difficoltà, senza la certezza degli aiuti dell’UE.

Da notare che uno dei maggiori sponsor di Orban è stato proprio Silvio Berlusconi. I due sono legati da diverse affinità (sono entrambi presidenti di una squadra di calcio e hanno una retorica “anti-comunista” accesa, oltre ad avere difficili rapporti con le istituzioni costituzionali).

Voglio riportare qualche dichiarazione, di pochi anni fa, di Berlusconi riguardo il dittatore Orban:

“Per me Orban ha sempre rappresentanto la forza della giovinezza positiva e il peggio che potrebbe capitare al vostro paese è di non approfittare della sua forza.”

E Orban su Berlusconi:

“I nostri programmi e le nostre politiche sono identiche, tra noi c’è una straordinaria sintonia”.

L’Europa ora ha il dovere di sospendere l’Ungheria, come fece anni fa con il caso dell’ex Premier Austriaco (c.d. “Caso Haider”) le cui simpatie filo-naziste portarono a questa drastica soluzione. Non bastano le tre procedurine messe in atto dalla Commissione.

E’ ora di un’Europa forte, unita e politica.